La rivalutazione della Lira tra la fine del 1926 ed i primi mesi del 1927 costrinse il governo ad attuare alcune misure atte a ridurre i prezzi per venire incontro alla deflazione salariale. All’interno d questo programma, il Comune di Milano, insieme ai vari attori del mercato alimentare, come l’Azienda consorziale dei consumi, innanzitutto fissò i nuovi prezzi di generi alimentari, ma, cosa più rilevante per noi, progettò un ampio programma di costruzione di mercati rionali per una spesa preventivata di ben due milioni di lire, duecentomila delle quali da spendersi nel 1927. L’amministrazione aveva già individuato negli anni precedenti le seguenti zone:
- Rondò Loreto all’imbocco di viale Abruzzi;
- Via Benedetto Marcello;
- Ex dazio Garibaldi;
- Incrocio tra via Garigliano e via Volturno;
- Piazza Lega Lombarda;
- Largo Procaccini;
- Piazzale Piemonte;
- Piazzale generale Cantore;
- Piazzale XXIV maggio;
- Largo all’imbocco di via Mantova.
Si trattava in genere di zone di proprietà già comunale, per evitare spese extra, dove di solito convergevano i contadini o mercanti per svolgere piccole vendite al dettaglio. I progetti prevedevano comunque la realizzazione di semplici tettoie con banchi per generi alimentari, eventualmente integrate con una piccola cella frigorifera: niente di più.
Il mercato in piazza Crespi, oggi piazza Gramsci, fu inaugurato l’11 marzo 1928, terzo realizzato dopo quello di viale Abruzzi e di piazzale Cantore. Rispetto ai primi due, questo mercato, pur tipologicamente simile, tradisce una certa ricerca architettonica, sia pure nei limiti imposti dal bilancio comunale, a partire dalla forma più elaborata, con le campate centrali in risalto e la struttura particolarmente aerea. Tuttavia la politica calmieratrice suggerì, con una certa crudezza, di non realizzare magazzini o celle frigorifere annesse alla struttura al fine di “costringere”, per così dire, i negozianti a vendere a prezzi bassi i propri prodotti senza tentare di creare distorsioni da accaparramento.
Anche questo mercato fu distrutto durante la seconda guerra mondiale.

